
Io, Emma e Mena eravamo "Le Tre dell'Ave Maria".
Tre stronze che terrorizzavano tutti gli ignari ragazzi che osavano farci battute, apprezzamenti, proposte, etc. etc... solo perchè ci divertivamo tra di noi a parlare di canzoni, film, puntate dei vari telefilm e di Lady Oscar se era lesbica o no.
Poi per esigenze universitarie ci siamo separate, così ci vedevamo solo il fine settimana, così un sabato Mena ci comunica che stava frequentando "uno, niente di particolare, ma sembra serio...", testuali parole.
Giovanni era il tipico bravo ragazzo: gentile, educato, quasi da sembrare irreale.
Unico neo lavorava in una ditta informatica a Roma, per questo era sempre in giro, ora Latina, ora a Milano, poi Bologna, ma il sabato era sempre da Mena.
Così il sabato Mena usciva con Giovanni, che appena ci vedeva cantava la canzone di Masini :
"Le ragazze serie son rimaste in 3,
2 si fanno suore
l'altra è toccata a me...",
baciava la sua ragazza, ci salutavano e camminavano e parlavano per ore e ore.
Così anche noi superstite per non sorbirci sta lagna ci siamo trovate un ragazzo.
Passano gli anni, noi tre, ormai disperse, ci sentiamo solo per sms per gli auguri di rito al compleanno, Natale, Pasqua e altre feste comandate, ma pochi mesi fa incontro Mena sul pullman.
Baci, abbracci, gli domando "Come sta Giovanni?"
"E' diventato papà!"
Io:"Sei incinta? Cazzo ti sposi e non mi dici niente?"
Lei:"No, ho conosciuto una brasiliana in chat.
A me aveva detto che andava là per lavoro, invece è andato lì a conoscerla.
E' tornato in Italia con lei e si sono sposati."
Io:"Cazzo e tu come stai ora? Come l'hai saputo?"
Lei:"L'ho chiamato al telefono come facevo sempre ed ha risposto lei e mi ha detto tutto.
Lui non l'ho proprio sentito.
Dice che gli fa male sentirmi perchè si è reso conto di essersi comportato male con me.
Basta parlare di me e di ste cose brutte, dimmi di te e Fabio piuttosto... come va?"
Io:"L'ho lasciato un mese fa."
Mena:"Lascia stare non continuare, preferisco non sapere. Chissà Emma, è da tanto che non la sento..."
Io:"Appena torno a casa la chiamo"
Lei:"Anch'io".
Ma tutte e due sapevamo che non l'avremmo chiamata per paura di sapere che anche lei come noi aveva preso una bella fregatura.
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