
Secondo la prof. del corso il profitto è la molla che spinge l'uomo a migliorarsi, niente come i soldi sprona l'uomo.
Il prof. dell'università, racconta mio padre, gli diceva sempre che se si vuol far del male a una persona la si deve toccare al portafoglio.
Il discorso nella mia vita è attualissimo perchè la maggior parte delle persone che volevano essermi amiche lo erano per il lavoro di mio padre.
Mi salutavano o mi invitavano alle feste perchè avevano qualche problema o volevano sistemare qualcosa.
Idem per le persone che mi vengono dietro, attratti dalla possibilità di avere progetti o agevolazioni, il tutto "condito" con una famiglia ricca, "per bene".
Poco importa se la sottoscritta ha un cervello, l'importante è il buon partito.
Grazie a questo so che appena vorrò posso trovarmi il damerino-mantenuto-cagnolino che mi porterà a cena, mi regalerà i fiori ( che io odio, odio i fiori recisi, devono stare sulle piante lì si che stanno bene!), mi scriverà sms romantici, e forse si accorgerà del mio carattere e del mio cervello.
Fatta questa scoperta il povero individuo cercherà di sopportarmi per il più tempo possibile e poi, come tutti scapperà a gambe levate...
Ciò nonostante credo ci sia del buono in tutti, altrimenti sarebbero rimasti.
O no?
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