C'era una volta un umile cavatore di pietre, che ogni giorno con lo scalpello incideva il fianco di una montagna: un lavoro duro, mal pagato: i soldi bastavano appena per sfamare la famiglia. "Ah, come sarebbe bello essere un bottegaio, lui sì che è potente; per poter mangiare devo dargli tutti i pochi quattrini che guadagno!"
Ed eccolo per incanto trasformato in negoziante, sempre indaffarato a servire i clienti. Ogni volta che passava l'imperatore, però, il bottegaio doveva uscire e prostrarsi sino a terra... "Ah, lui sì che è potente!"
Eccolo trasformato in imperatore, con tutta la corte ai suoi piedi e ai suoi voleri. Figlio del sole; ma ogni volta che c'era il sole un addetto lo proteggeva dai raggi con un baldacchino: evidentemente il figlio del sole era meno potente del genitore.
Ed eccolo trasformato nel sole; nel cielo, dardeggiante... Ma nulla poteva contro le nuvole. "Ah, le nuvole sono più potenti!"
Trasformato in nube, nel cielo: pioggia, grandine, neve. Ma la nuvola non poteva competere col vento.
Eccolo trasformato in vento. A soffiare nel cielo, sulla terra... ma nulla poteva contro le montagne: queste erano più forti.
Eccolo diventato una montagna, possente, col volto arcigno. Finché un giorno ode un ticchettìo, un rumore che gli sembra familiare: quello del martello e dello scalpello di un cavatore di pietre che incide il suo fianco...
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