lunedì 5 maggio 2008


"Nella lingua dei segni, il cuore è un pugno chiuso.

Lo raccolgo dall’asfalto, questo cuore, pulito perché la pioggia ha lavato via il sangue.
Senza sangue, il cuore è una cosa, un oggetto anatomico. Fuori dal corpo a cui appartiene non è più un pezzo di vita, ma un mucchietto di carne scivolosa sul lattice dei guanti. Lo sollevo verso la luce della torcia e guardo meglio, cercando di provare qualcosa, di sentire una voce. Ma non c’è niente. Le cose non parlano. Oppure, a guardarle bene, forse sì.

Come sempre, il cuore è il centro del disegno. Gli altri pezzi sono in ordine, sistemati con cura, a raggiera. Prima gli organi interni, poi il resto, nella fascia esterna del cerchio. Un sistema organizzato intorno al cuore, come dovremmo essere noi, da vivi. Il disegno è perfetto: distanze precise tra un pezzo e l’altro, simmetrie geometriche in ogni direzione. Un’operazione chirurgica."

Questo brano è tratto dal libro Eva, di Nicoletta Vallorani, in cui in una Milano del 2023 unserial killer compie una serie di omicidi ed i cadaveri sembrano opere d'arte.

A risolvere il mistero è chiamato Nigredo, un uomo che ha alle spalle molti errori e che incontrerà Eva (guarda caso tutte così si chiamano le prime donne!!!), donna bellissima al centro di una strana comunità di "diversi".

Nessun commento: