martedì 29 aprile 2008

LIBERO...


Mi domando perché quando vivi aspettando
un giorno passa lentamente come fosse un anno
Mi domando perché non sono nato nel 50
Avrei saputo cosa fare io negli anni 70
Mi domando se sei mia oppure fai finta
E se alla fine dei fatti essere onesti conta
Mi domando se la storia è stata scritta dagli eroi
O da qualcuno che pensava ai cazzi suoi
Mi domando perché mi fa schifo la mia faccia
A volte si e a volte no
Perché a volte voglio avere solo quello che non ho
Mi domando soltanto perché
Gesù Cristo è morto in croce per me

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro Libero libero dalla paura del futuro Libero perché ognuno è libero di andare Libero da una storia che è finita male E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

Mi domando perché pensare troppo mi turba
E se una volta almeno mio padre ha fumato l’erba
Mi domando se avrò un figlio
E se mio figlio mi odierà
Perché purtroppo si odia Chi troppo amore ci da
Mi domando se la mia è una vita felice E so rispondere solo che mi piace

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro Libero libero dalla paura del futuro Libero perché ognuno è libero di andare Libero da una storia che è finita male E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

Libero perché ognuno è libero di andare Libero da una storia che è finita male E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

domenica 27 aprile 2008

Lasciami sciolte le mani...


Lasciami sciolte le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione - sangue, fuoco, baci -
m'accende con vampate tremule.
Ahi, tu non sai cosa significa questo!

È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida con le sue lingue ardenti!
È l'incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere
verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri!

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell'impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra -
come io son venuto per contenerti,
e desiderarti,
e riceverti!

sabato 26 aprile 2008

She's Not Me



I should have seen the sign way back then
When she told me that you were her best friend
And now she's rolling, rolling, rolling
And you were stolen, stolen, stolen

She started dressing like me and talking like me
It freaked me out
She started calling you up in the middle of the night
What's that about?

I just want to be there when you discover
When you wake up next to your new lover
She might cook you breakfast and love you in the shower
The flavor of the moment, cause she don't have what's ours

She's not me
She doesn't have my name
She'll never have what I have
It won't be the same
It won't be the same

I should have seen the sign when you were here
Under a different light, it's all so clear
She was stealing, stealing, stealing
And now you're feeling, feeling, feeling

She started dyeing her hair and
Wearing the same perfume as me
She started reading my books
And stealing my looks and lingerie

I just want to be there when you discover
You wake up in the morning next to your new lover
She might cook you breakfast and love you in the shower
The thrill is momentary, cause she don't have what's ours

She's not me
She doesn't have my name
She'll never have what I have
It won't be the same
It won't be the same

She is licking her lips
And she's batting her eyes
She's not me
She's got legs up to there
And such beautiful hair
She's not me
Oh, devoted for life
Make a beautiful wife
She's not me
If you spend some more time
I guarantee you will find
She's not me

venerdì 25 aprile 2008

Trent'anni o giù di lì...



La maggior parte delle persone che si è iscritta all'Università quest'anno è nata nel 1987. In quell'anno tu sapevi già fare moltiplicazioni, divisioni, risolvevi equazioni (si fa per dire)... e molte altre cose...
A scuola per copiare tu portavi la cartuccera, loro si sono avvalsi dei cellulari collegati a internet. Non hanno mai cantato "We are the world" e non riescono a immaginare che Vasco Rossi possa un tempo aver avuto i capelli, un profilo anatomico decente e che addirittura qualcuno lo riteneva un bel ragazzo.
Non hanno mai giocato con l'Atari e se qualcuno mostrasse loro un LEGO o delle biglie colorate lo spedirebbero dallo psicanalista; il CD è entrato sul mercato che loro erano bebè, quindi non hanno mai avuto un mangiadischi rosso coi 45 giri che si spezzavano sempre; non hanno mai giocato a Pacman e raccontar loro le favole è stato il videoregistratore.
Guerre Stellari per loro è una cagata mostruosa e considerano i suoi effetti speciali ridicoli. Non ricordano le televisioni con solo 10 canali che si cambiavano con la manopola, e non hanno mai visto Tv in bianco e nero (neanche possono immaginare che non esistesse il telecomando).
Sono nati tre anni dopo che la Sony ha commercializzato il Walkman e per loro i pattini hanno sempre e solo avuto le ruote in linea.
Per loro il PC e il cellulare sono cose normali.
Non nuotano mai pensando a "Lo Squalo", e per loro Michael Jackson è sempre stato bianco.
Non possono credere che Travolta fosse un ballerino (con quella pancia!).
Se vedono Sandy Marton o Marco Ferradini alla TV si chiedono: "Ma chi sono 'ste lagne?", mentre tu balli e canti a squarciagola; non sanno chi sia "L'uomo dai sei milioni di dollari" o "L'incredibile Hulk"; credono che "Love boat" sia un film a luci rosse ed Heidi una pornostar.
Per loro le "Charlie's Angels" è un film e i "CHIP's" non sono che una marca di patatine.
Ricordati che tutta questa gente è andata all'Università quest'anno...
E i giovani sono loro, ADESSO!

E adesso I SINTOMI ECLATANTI DELLA TUA VECCHIAIA:
1 - Capisci e sorridi leggendo quanto sopra.
2 - Se sei uomo, riesci a dire di NO ad una donna senza rimpianti.
3 - Se sei donna, riesci a dire SI ad un uomo senza rimpianti.
4 - Quando fai sport, lo racconti orgogliosamente a tutti.
5 - Quando fai lo spuntino notturno lo digerisci dopo 2 giorni.
6 - Quando ti accorgi che la verginità non è più argomento di conversazione.
7 - Quando i bambini con cui avevi una certa complicità, ti dicono Signore, ti danno del lei o ti chiamano "zio" o "zia".
8 - Quando hai bisogno di 1 settimana per recuperare una notte brava e il tuo fegato grida vendetta se decidi di ubriacarti per 2 sere consecutive.
9 - Quando tu stesso stendi l'asciugamano dopo la doccia.
10 - Quando ti molesta che altri lascino il dentifricio aperto.
11 - Quando i tuoi amici si sposano... senza particolari urgenze.
12 - Quando vai al mare e riesci a passare una giornata senza farti il bagno.
13 - Quando preferisci vedere le partite ed i concerti in tv, invece che dal vivo.
14 - Quando ricominci a portare regali ai compleanni, come da bambino.
15 - Quando per fare sport, comperi vestiti che coprano invece che scoprire il corpo.
16 - Quando preferisci vedere un amico che passare ore al telefono con lui.
17- Quando in discoteca ti rompi la palle perché la musica è troppo alta, ti sembra orribile e non si riesce a parlare.
18 - Quando, dopo aver letto questo post, decidi di inviarla ad un amico/a che sicuramente la gradirà.

giovedì 24 aprile 2008

DEDICATO A PIPPA BACCA...


"Il nostro sogno è di percorrere in autostop quei paesi che sono stati sconvolti da guerre recenti e non sempre completamente sedate, un viaggio un po' ardito, lo so, quello di due bellissime spose vestite per un matrimonio. Un matrimonio che forse è già avvenuto e che forse non avverrà, o che forse è rappresentato dal viaggio stesso."
Il sito in cui si possono vedere le sue opere è www.pippabacca.it/

mercoledì 23 aprile 2008

POVERA ME...



La mia collega Annalisa, tra le varie mail-catene di Sant'Antonio che quotidianamente mi invia, ieri mi ha inviato il "LUSCHER COLOR TEST", che indica la mia attuale intenzione nei confronti del mio "fidanzato".
Il risultato è stato il seguente:
Che cosa provo per la persona che mi è vicina:
Non vorrebbe far nascere, nei confronti della persona affettivamente importante, alcun senso di distacco e vorrebbe evitare quanto può portare ad una condizione di isolamento interiore o trasmettere un senso di solitudine. È capace di dedicarsi alla persona amata o alla propria attività professionale con profondo entusiasmo e dedizione totale, facendone un ideale che domina la sua vita e trovandovi appagamento e realizzazione.
Come voglio essere:

Cerca con ogni mezzo di distrarsi da alcuni precisi problemi personali ancora irrisolti.
Vorrebbe rimuovere le tensioni interiori per non esserne oppresso.
È fortemente interessato a rapporti nuovi, non impegnativi, e a contatti stimolanti.

Come reagisco alle sollecitazioni:
Si sente costantemente sotto pressione. Vuole essere all´altezza delle sfide che gli vengono poste e tenere sotto controllo difficoltà o resistenze.
Cerca di reprimere l´impazienza e, per quanto è possibile, di dominarsi. Vuole evitare l´esplosione di un conflitto e le spiacevoli conseguenze.

Che cosa mi aspetto per il futuro:


È molto disponibile e guarda con attento interesse a ciò che accade nel presente e dovrà accadere nel futuro.
Può provare forti entusiasmi per le persone interessanti, specie quando possono contribuire ad allargare la sua sfera di interessi.
Gli piace scoprire nuovi aspetti, vivere esperienze molto diverse tra loro e poterle apprezzare.


INTENZIONE attuale, secondo il test, è “storia seria”.
Intanto per il momento sono single...

martedì 22 aprile 2008

L'AMICIZIA...


45 Alcuni che, a quanto sento dire, vennero considerati sapienti in Grecia, hanno sostenuto tesi a mio giudizio paradossali (ma non esiste argomento su cui non cavillino). Una parte afferma che dobbiamo rifuggire dalle amicizie eccessive, per evitare che uno solo si tormenti per molti; a ciascuno bastano e avanzano i propri problemi e farsi carico di quelli altrui è una bella noia. La cosa migliore, secondo loro, è allentare più che si può le briglie dell'amicizia, tirandole o lasciandole andare a proprio piacere; essenziale per vivere bene è la tranquillità, di cui l'animo non può godere se, per così dire, fosse uno solo a sopportare il travaglio per tutti.

46 Altri, invece, a quanto si dice, sostengono una tesi ancora più disumana; l'ho brevemente accennata poco fa: le amicizie andrebbero ricercate in vista di protezione e appoggi, non per un sentimento di affetto e stima; insomma, quanto meno uno è deciso e forte, tanto più aspira all'amicizia; ecco perché sono le donnicciole a chiedere la protezione dell'amicizia più degli uomini, i poveri più dei ricchi e gli sventurati più di chi è considerato felice.

47 Ma che bella saggezza! È come se privasse l'universo del sole chi priva la vita dell'amicizia: e niente di più bello, niente di più gradito dell'amicizia abbiamo ricevuto dagli dèi immortali. Allora, che cos'è mai questa tranquillità, in apparenza seducente, ma in realtà da ripudiare per molti aspetti? No, non ha senso rifiutarsi di intraprendere una cosa o un'azione onesta, oppure abbandonarla dopo averla intrapresa, per evitare noie. Ma se fuggiamo le preoccupazioni, dobbiamo fuggire la virtù che, all'inevitabile prezzo di qualche apprensione, ci porta a disprezzare e odiare il suo contrario, come fa la bontà con la cattiveria, la temperanza con le passioni, il coraggio con l'ignavia. Ecco perché si vedono soprattutto i giusti soffrire per le ingiustizie, i coraggiosi per la viltà, i moderati per gli eccessi. E' proprio di un animo ben educato, quindi, rallegrarsi per il bene e affliggersi per il male.

(Cicerone, De amicitia 45-47)

lunedì 21 aprile 2008

Supernatural Superserious


Everybody here
Comes from somewhere
But they would just as soon forget
and disguise
At the summer camp where you volunteered
No one saw your face, no one saw your fear
If that apparition had just appeared
Took you up and away from this place and sheer humiliation
Of your teenage station
Nobody cares no one remembers and nobody cares

Yeah you cried and you cried
He’s alive he’s alive/a lie
Ah, you cried and you cried and you cried and you cried

If you call out safe then I’ll stop right away
If the premise buckles and the ropes starts to shake
For the details mark
With the stories the same
You don’t have to explain
You don’t have to explain
Humiliation
Of your teenage station

Yeah you cried and you cried
He’s alive he’s alive
Ah, you cried and you cried and you cried
And you realized your fantasies are
Dressed up in travesties
Enjoy yourself with no regrets

Everybody here comes from somewhere
If they would just as soon forget,
And disguise

Yeah you cried and you cried
He’s alive he’s alive/a lie
Yeah, you cried and you cried and you cried and you cried
(Oh you cried and you cried)
(Oh you cried and you cried)

Now there’s nothing dark and there’s nothing weird
Don’t be afraid I’ll hold you clear/near
From the séance where you first betrayed
An open heart on a darkened stage’s celebration
Of your teenage station

Zen experience sweet delirious
Supernatural superserious
Inexperience sweet delirious
Supernatural superserious
woW

Tutti coloro che sono qui
Vengono da qualche parte
Ma vogliono al più presto dimenticare
E vestirsi sotto mentite spoglie
Al campo estivo dov’eri volontario
Nessuno vide la tua faccia
Nessuno vide la tua paura
Se quell’apparizione è appena apparsa
Alzati e vattene da questo posto
E da questa pura umiliazione
Della tua stazione adolescente
Nessuno si interessa
Nessuno ricorda
Nessuno si interessa

Si tu piangesti, piangesti

Lui è vivo, lui è una bugia
Ah, tu piangesti, piangesti, piangesti, piangesti
Se dirai a gran voce di essere salvo

Allora mi fermerò poco più avanti
Se le presupposte fibbie e corde cominceranno a scuotersi
Per i segni di dettaglio

Con le stesse storie

Non devi spiegare
Non devi spiegare
L’umiliazione della tua stazione adolescente

Si tu piangesti, piangesti

Lui è vivo, lui è una bugia

Ah, tu piangesti, piangesti, piangesti, piangesti
E realizzasti che le tue fantasie
Erano indossate in parodie

Goditi te stesso senza rimpianti

Tutti coloro che sono qui

Vengono da qualche parte

Ma vogliono al più presto dimenticare

E vestirsi sotto mentite spoglie
Si tu piangesti, piangesti
Lui è vivo, lui è una bugia
Ah, tu piangesti, piangesti, piangesti, piangesti

Adesso non c’è nulla al buio

E non c’è nulla di strano

Non essere preoccupato, ti tratterrò vicino
Dalla seduta spiritica dove
Per la prima volta ti tradirono
Un cuore aperto sull’oscurazione
Della celebrazione sul palco

Della tua stazione adolescente
Esperienza Zen dolcemente delirante
Soprannaturale superseria
Inesperienza dolcemente delirante

Soprannaturale superseria
Wow

venerdì 18 aprile 2008

SONO IL CONTE DRACULA....

Come riconoscere il "vampiro affettivo", è una persona con caratteristiche narcisistiche che mette a dura prova la nostra autostima, disintegrandola giorno dopo giorno mettendo in discussione non solo le nostre decisioni ma persino la capacità di prenderle autonomamente.

Se tra queste 30 caratteristiche il partner ne ha almeno 14, avete a che fare con uno di loro. ATTENZIONE VALE SIA PER GLI UOMINI CHE PER LE DONNE:

1 colpevolizza gli altri, ricattandoli in nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore etc

2 fa credere che bisogna essere perfetti, che non bisogna mai cambiare opinione, che bisogna sapere tutto

3 sa fare leva sui principi morali delgi altri per raggiungere i propri scopi

4 critica, svaluta e giudica le qualità, la competenza, la personalità altrui

5 può essere geloso anche se è un genitore o un parente

6 utilizza lusinghe per adulare, fa regali o improvvisamente è premuroso

7 fa la parte della vittima per essere compatito (esaspera il suo malessere e il carico di lavoro)

8 rifugge le sue responsabilità riversandole sugli altri

9 non comunica chiaramente i suoi bisogni, sentimenti e opinioni

10 spesso risponde in modo vago

11 cambia argomento con disinvoltura nel corso di una conversazione

12 evita i colloqui e le riunioni

13 telefona o lascia appunti scritti invece di parlare di persona

14 invoca ragioni logiche per mascherare le sue richieste

15 deforma e interpreta la verità

16 non sopporta le critiche e nega l’evidenza

17 fa minacce velate o ricatta apertamente

18 semina zizzania, crea sospetti e conflitti per avere la situazione sotto controllo o per provocare la rottura della coppia

19 cambia idea, comportamenti e opinioni a seconda delle situazioni

20 mente

21 punta sull’ignoranza degli altri e li convince della sua superiorità

22 è egocentrico

23 i suoi discorsi sembrano logici e coerenti, mentre i suoi modi, le sue azioni e il suo stile di vita no lo sono affatto

24 si riduce sempre all’ultimo momento per chiedere o far fare qualcosa agli altri

25 non tiene conto dei bisogni e dei desideri altrui

26 ignora le richieste (ma dice di occuparsene)

27 produce uno stato di malessere o un senso di intrappolamento

28 ci fa fare cose che probabilmente non sceglieremmo spontaneamente

29 è efficiente nel perseguire i propri fini, ma a spese altrui

30 è costantemente oggetto di discussione tra le persone che lo conoscono.

Io personalmente preferisco il Conte Dacula!

ANCHE PER TE...


Per te che è ancora notte e già prepari il tuo caffé
che ti vesti senza più guardar lo specchio dietro te
che poi entri in chiesa e preghi piano
e intanto pensi al mondo ormai per te così lontano.
Per te che di mattina torni a casa tua perché
per strada più nessuno ha freddo e cerca più di te
per te che metti i soldi accanto a lui che dorme
e aggiungi ancora un po' d'amore a chi non sa che farne.
Anche per te vorrei morire ed io morir non so
anche per te darei qualcosa che non ho
e così, e così, e così
io resto qui
a darle i miei pensieri,
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi...
al vento avrebbe detto sì.
Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi
lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai
per te che un errore ti è costato tanto
che tremi nel guardare un uomo e vivi di rimpianto.
Anche per te vorrei morire ed io morir non so
anche per te darei qualcosa che non ho
e così, e così, e così
io resto qui
a darle i miei pensieri,
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi...
al vento avrebbe detto sì.

E CON QUESTA SONO 3...


Quest'anno nonostante il vaccino antinfluenzale ho avuto per ben tre volte l'influenza.
In queste due settimane ho avuto però i sintomi più antipatici.
E' iniziata con un semplice raffreddore, poi la tosse; sembrava essermi passata dopo aver preso ben 5 antibiotici, ma martedì ho avuto una ricaduta.
Ieri , infine, è arrivata la febbre.
Così eccomi ricostretta a riprendere medicine, stavolta la tachipirina, specifico non a supposta, ma le bustine.
Stamattina speravo mi fosse passata almeno la febbre, invece c'è ancora insieme al mal di testa e gli occhi lucidi da drogata.
Spero mi passi presto visto che ho finito la mia scorta di 32 pacchi di fazzolettini di carta.

giovedì 17 aprile 2008

IL MITO DELLE DUE META'


Questi ermafroditi erano molto compatti a vedersi, e il dorso e i fianchi formavano un insieme molto arrotondato. Avevano quattro mani, quattro gambe, due volti su un collo perfettamente rotondo, ai due lati dell'unica testa. Avevano quattro orecchie, due organi per la generazione, e il resto come potete immaginare. Si muovevano camminando in posizione eretta, come noi, nel senso che volevano. E quando si mettevano a correre, facevano un po' come gli acrobati che gettano in aria le gambe e fan le capriole: avendo otto arti su cui far leva, avanzavano rapidamente facendo la ruota. La ragione per cui c'erano tre generi è questa, che il maschio aveva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e il genere che aveva i caratteri d'entrambi dalla Luna, visto che la Luna ha i caratteri sia del Sole che della Terra. La loro forma e il loro modo di muoversi era circolare, proprio perché somigliavano ai loro genitori. Per questo finivano con l'essere terribilmente forti e vigorosi e il loro orgoglio era immenso. Così attaccarono gli dèi e quel che narra Omero di Efialte e di Oto, riguarda gli uomini di quei tempi: tentarono di dar la scalata al cielo, per combattere gli dèi. Allora Zeus e gli altri dèi si domandarono quale partito prendere. Erano infatti in grave imbarazzo: non potevano certo ucciderli tutti e distruggerne la specie con i fulmini come avevano fatto con i Giganti, perché questo avrebbe significato perdere completamente gli onori e le offerte che venivano loro dagli uomini; ma neppure potevano tollerare oltre la loro arroganza. Dopo aver laboriosamente riflettuto, Zeus ebbe un'idea. "lo credo - disse - che abbiamo un mezzo per far sì che la specie umana sopravviva e allo stesso tempo che rinunci alla propria arroganza: dobbiamo renderli più deboli. Adesso - disse - io taglierò ciascuno di essi in due, così ciascuna delle due parti sarà più debole. Ne avremo anche un altro vantaggio, che il loro numero sarà più grande. Essi si muoveranno dritti su due gambe, ma se si mostreranno ancora arroganti e non vorranno stare tranquilli, ebbene io li taglierò ancora in due, in modo che andranno su una gamba sola, come nel gioco degli otri." Detto questo, si mise a tagliare gli uomini in due, come si tagliano le sorbe per conservarle, o come si taglia un uovo con un filo. Quando ne aveva tagliato uno, chiedeva ad Apollo di voltargli il viso e la metà del collo dalla parte del taglio, in modo che gli uomini, avendo sempre sotto gli occhi la ferita che avevano dovuto subire, fossero più tranquilli, e gli chiedeva anche di guarire il resto. Apollo voltava allora il viso e, raccogliendo d'ogni parte la pelle verso quello che oggi chiamiamo ventre, come si fa con i cordoni delle borse, faceva un nodo al centro del ventre non lasciando che un'apertura - quella che adesso chiamiamo ombelico. Quanto alle pieghe che si formavano, il dio modellava con esattezza il petto con uno strumento simile a quello che usano i sellai per spianare le grinze del cuoio. Lasciava però qualche piega, soprattutto nella regione del ventre e dell'ombelico, come ricordo della punizione subìta. Quando dunque gli uomini primitivi furono così tagliati in due, ciascuna delle due parti desiderava ricongiungersi all'altra. Si abbracciavano, si stringevano l'un l'altra, desiderando null'altro che di formare un solo essere. E così morivano di fame e d'inazione, perché ciascuna parte non voleva far nulla senza l'altra. E quando una delle due metà moriva, e l'altra sopravviveva, quest'ultima ne cercava un'altra e le si stringeva addosso - sia che incontrasse l'altra metà di genere femminile, cioè quella che noi oggi chiamiamo una donna, sia che ne incontrasse una di genere maschile. E così la specie si stava estinguendo. Ma Zeus, mosso da pietà, ricorse a un nuovo espediente. Spostò sul davanti gli organi della generazione. Fino ad allora infatti gli uomini li avevano sulla parte esterna, e generavano e si riproducevano non unendosi tra loro, ma con la terra, come le cicale. Zeus trasportò dunque questi organi nel posto in cui noi li vediamo, sul davanti, e fece in modo che gli uomini potessero generare accoppiandosi tra loro, l'uomo con la donna. Il suo scopo era il seguente: nel formare la coppia, se un uomo avesse incontrato una donna, essi avrebbero avuto un bambino e la specie si sarebbe così riprodotta; ma se un maschio avesse incontrato un maschio, essi avrebbero raggiunto presto la sazietà nel loro rapporto, si sarebbero calmati e sarebbero tornati alle loro occupazioni, provvedendo così ai bisogni della loro esistenza. E così evidentemente sin da quei tempi lontani in noi uomini è innato il desiderio d'amore gli uni per gli altri, per riformare l'unità della nostra antica natura, facendo di due esseri uno solo: così potrà guarire la natura dell'uomo. Dunque ciascuno di noi è una frazione dell'essere umano completo originario. Per ciascuna persona ne esiste dunque un'altra che le è complementare, perché quell'unico essere è stato tagliato in due, come le sogliole. E' per questo che ciascuno è alla ricerca continua della sua parte complementare. Stando così le cose, tutti quei maschi che derivano da quel composto dei sessi che abbiamo chiamato ermafrodito si innamorano delle donne, e tra loro ci sono la maggior parte degl adulteri; nello stesso modo, le donne che si innamorano dei maschi e le adultere provengono da questa specie; ma le donne che derivano dall'essere completo di sesso femminile, ebbene queste non si interessano affatto dei maschi: la loro inclinazione le porta piuttosto verso le altre donne ed è da questa specie che derivano le lesbiche. I maschi, infine, che provengono da un uomo di sesso soltanto maschile cercano i maschi. Sin da giovani, poiché sono una frazione del maschio primitivo, si innamorano degli uomini e prendono piacere a stare con loro, tra le loro braccia. Si tratta dei migliori tra i bambini e i ragazzi, perché per natura sono più virili. Alcuni dicono, certo, che sono degli spudorati, ma è falso. Non si tratta infatti per niente di mancanza di pudore: no, è i loro ardore, la loro virilità, il loro valore che li spinge a cercare i loro simili. Ed eccone una prova: una volta cresciuti, i ragazzi di questo tipo sono i soli a mostrarsi veri uomini e a occuparsi di politica. Da adulti, amano i ragazzi: il matrimonio e la paternità non li interessano affatto - è la loro natura; solo che le consuetudini li costringono a sposarsi ma, quanto a loro, sarebbero bel lieti di passare la loro vita fianco a fianco, da celibi. In una parola, l'uomo cosiffatto desidera ragazzi e li ama teneramente, perché è attratto sempre dalla specie di cui è parte. Queste persone - ma lo stesso, per la verità, possiamo dire di chiunque - quando incontrano l'altra metà di se stesse da cui sono state separate, allora sono prese da una straodinaria emozione, colpite dal sentimento di amicizia che provano, dall'affinità con l'altra persona, se ne innamoranc e non sanno più vivere senza di lei - per così dire - nemmeno un istante. E queste persone che passano la loro vita gli uni accanto agli altri non saprebbero nemmeno dirti cosa s'aspettano l'uno dall'altro. Non è possibile pensare che si tratti solo delle gioie dell'amore: non possiamo immaginare che l'attrazione sessuale sia la sola ragione della loro felicità e la sola forza che li spinge a vivere fianco a fianco. C'è qualcos'altro: evidentemente la loro anima cerca nell'altro qualcosa che non sa esprimere, ma che intuisce con immediatezza. Se, mentre sono insieme, Efesto si presentasse davanti a loro con i suoi strumenti di lavoro e chiedesse: "Che cosa volete l'uno dalI'altro?", e se, vedendoli in imbarazzo, domandasse ancora: "Il vostro desiderio non è forse di essere una sola persona, tanto quanto è possibile, in modo da non essere costretti a separarvi né di giorno né di notte? Se questo è il vostro desiderio, io posso ben unirvi e fondervi in un solo essere, in modo che da due non siate che uno solo e viviate entrambi come una persona sola. Anche dopo la vostra morte, laggiù nell'Ade, voi non sarete più due, ma uno, e la morte sarà comune. Ecco: è questo che desiderate? è questo che può rendervi felici?" A queste parole nessuno di loro - noi lo sappiamo - dirà di no e nessuno mostrerà di volere qualcos'altro. Ciascuno pensa semplicemente che il dio ha espresso ciò che da lungo tempo senza dubbio desiderava: riunirsi e fondersi con l'altra anima. Non più due, ma un'anima sola.

(Platone, Simposio)

PILLOLE DI SAGGEZZA...


Ieri sera diversamente dal solito ho spento il pc ed ho guardato la tv.
I tuoni ed i fulmini mi hanno convinto a rinunciare alle mie letture, per non rovinare il mio nuovo pc.
Mi è capitato così, facendo zapping qua e là, di vedere uno speciale su Carlo Verdone.
Inutile dire che hanno fatto vedere le scene più belle dei suoi film, con relativo commento, ed immancabili sono state le mie risate e quelle di mia sorella e di Ciù Ciù (il suo fidanzato).
Commentando la vita di Verdone io ho affermato che i suoi genitori erano molto colti e comprensivi ed avevano favorito la vena artistica del loro figlio.
A questo punto ecco il commento di mia sorella, cito le testuali parole:" E grazie... ppo nescere 'nu gigliu e 'na patata?" (trad: E grazie...può sbocciare un giglio da una patata?).

mercoledì 16 aprile 2008

E' ARRIVATO...

FINALMENTE DOPO 12 GIORNI DI ATTESA OGGI ALLE 12:10 E' ARRIVATO IL MIO INSPIRION 1525.
QUESTO E' IL PRIMO POST CHE SCRIVO CON LUI...DOPO LE VARIE INSTALLAZIONI E DISINSTALLAZIONI DEI DUE CICCINI ( ANTO & ANTO).
GRAZIE MILLE, ANCHE PER IL CONTRIBUTO ECONOMICO...

martedì 15 aprile 2008

POSTER...


Seduto con le mani in mano
sopra una panchina fredda del metro
sei lì che aspetti quello delle 7.30
chiuso dentro il tuo palteot
un tizio legge attento le istruzioni
sul distributore del caffè
e un bambino che si tuffa dentro a un bignè
e l'orologio contro il muro
segna l'una e dieci da due anni in qua
il nome di questa stazione
è mezzo cancellato dall'umidità
un poster che qualcuno ha già scarabocchiato
dice "Vieni in Tunisia"
c'è un mare di velluto ed una palma
e tu che sogni di fuggire via...
di andare lontano lontano
andare lontano lontano...
e da una radiolina accesa
arrivano le note di un'orchestra jazz
un vecchio con gli occhiali spessi un dito
cerca la risoluzione a un quiz
due donne stan parlando
con le braccia piene di sacchetti dell'Upim
e un giornale è aperto
sulla pagina dei films
e sui binari quanta vita che è passata
e quanta che ne passerà
e due ragazzi stretti stretti
che si fan promesse per l'eternità
un uomo si lamenta ad alta voce
del governo e della polizia
e tu che intanto sogni ancora
sogni sempre sogni di fuggire via...
di andare lontano lontano
andare lontano lontano...
sei li che aspetti quello delle 7,30
chiuso dentro il tuo paletot
seduto sopra una panchina fredda del metro

lunedì 14 aprile 2008

DE ANIMA...


[427a] L’anima viene definita principalmente in base a due caratteristiche: da un lato il movimento locale e dall’altro il pensiero, l’intelligenza e la sensazione.
Sembra che il pensiero e l’intelligenza siano una specie di sensazione (giacché con ambedue queste attività l’anima distingue e conosce qualcosa degli esseri), e del resto gli antichi affermano che l’intelligenza e la sensazione sono la stessa cosa.
Cosí Empedocle ha detto: “in rapporto a ciò che è presente la mente si accresce negli uomini”, ed in altro luogo: “indi ad essi si presentano sempre diversi pensieri”.
La stessa cosa vuol significare il detto di Omero: “tale è infatti la mente”.
In effetti tutti costoro ritengono che il pensiero sia qualcosa di corporeo come la sensazione, e che la sensazione come l’intelligenza sia del simile mediante il simile, come abbiamo detto all’inizio della trattazione.
[427b] Tuttavia essi avrebbero dovuto parlare nello stesso tempo anche dell’errore, che è la condizione piú caratteristica degli animali, nella quale l’anima trascorre piú lungo tempo.
Necessariamente perciò o, come dicono alcuni, tutto quello che appare ai sensi è vero, oppure l’errore consiste nel contatto col dissimile, poiché quest’affermazione è il contrario del principio che il simile viene conosciuto mediante il simile.
Sembra però che, come la scienza dei contrari è la stessa, cosí lo sia anche l’errore.
È poi manifesto che la sensazione e l’intelligenza non sono la stessa cosa, giacché di quella partecipano tutti gli animali, e di questa pochi.
Quanto al pensiero (che include quello retto e quello non retto; quello retto è saggezza, scienza e opinione vera, quello non retto i contrari di questi), neppure esso è la stessa cosa che la sensazione.
In effetti la percezione dei sensibili propri è sempre vera ed appartiene a tutti gli animali, mentre si può pensare anche falsamente, ed il pensiero non si trova se non in chi è fornito di ragione.
(
Aristotele, L’Anima).

AGAPORNIS...


Nonostante il nome un pò sconcio, gli Agapornis sono pappagalli socievoli ed affettuosi, che vivono in coppia ed hanno bisogno di un partner in maniera continua e perenne.
Il nome scientifico deriva dal greco e significa "uccelli che si amano",
il nome comune di Inseparabili nasce dal profondo affiatamento che lega i componenti della coppia.
L'esistenza di questo legame particolare tra gli individui della specie è evidenziata anche dall'abitudine di lisciarsi a vicenda il piumaggio.
Tutto questo discorso per introdurre una barzelletta molto divertente.

Una ragazza va da un prete per parlargli: “Padre, io ho comprato due pappagalline. Volevo insegnargli a parlare, ma loro dicono solo una frase!”.
“E cosa dicono?”

“Ciao, siamo due prostitute! Vuoi divertirti un po’?”.

“Acc… Che scandalo!
Fai cosi: ‘Io ho due pappagalli maschi a cui ho insegnato a pregare e leggere la bibbia! Li mettiamo vicini cosi i miei lo insegneranno alle tue!”.

“Oh grazie, grazie infinite!”.

La ragazza porta le pappagalle, le mette vicino a quelli del prete che stavano dicendo il rosario.
Le due iniziano: “Ciao, siamo due prostitute! Volete divertirvi un po’?”.

E un pappagallo all’altro: “Metti via la bibbia Frank! Le nostre preghiere sono state esaudite!”.

Credo che il mio cinismo abbia distrutto tutto il bello e il bene che questo tipo di uccellini monogami rappresentano, ma non tutti gli uccelli sono fedeli così come non lo sono i loro padroni...

domenica 13 aprile 2008

FILOSOFANDO...


A che genere di uomini appartengo?
A quello di chi prova piacere nell’essere confutato, se dice cosa non vera, e nel confutare, se qualcuno non dice il vero, e che, senza dubbio, accetta d’esser confutato con un piacere non minore di quello che prova confutando.
Infatti, io ritengo che l’esser confutati sia un bene maggiore, nel senso che è meglio essere liberati dal male più grande piuttosto che liberarne altri.
Niente, difatti, è per l’uomo un male tanto grande quanto una falsa opinione sulle questioni di cui ora stiamo discutendo.
Se dunque anche tu sostieni di essere un uomo di questo genere, discutiamo pure; altrimenti, se credi sia meglio smettere, lasciamo perdere e chiudiamo il discorso. (Platone, "Gorgia" 458a3-b3)

sabato 12 aprile 2008

DEDICATA A TUTTE LE DONNE SPOSATE...


VOGLIO DIVENTARE VEDOVA.

Non voglio andare in vacanza alle isole Seiscell,
non voglio avere nemmeno un chilo di gioiell.
Ho solo un sogno chiuso a chiave nel cassetto,
dormire finalmente sola nel mio letto!

Voglio diventare vedova,
vedova, vedova vè,
voglio diventare vedova,
voglio diventare vè

Rinascerò,
dimagrirò,
di rosso fuoco i miei capelli tingerò,
mi vestirò solo di nero
e poi andrò
e poi andrò
la domenica coi fiori al cimitero

BVoglio diventare vedova,
vedova, vedova vè,
voglio diventare vedova,
voglio diventare vè


La villa al mare o in montagna a me non interess,
non voglio stare al volante di Porsche e Mercedes,
una notizia sola il mio cuore sta aspettando,
che sono vedova sì, ma quando, quando, quando?

Voglio diventare vedova,
vedova, vedova vè,
voglio diventare vedova,
voglio diventare vè


Non voglio avere pellicce di lontra o di vison,
non m'interessa neppure baciare Alain Delon
ma penso a quando senza rimorso o esitazione
io spenderò i soldi della sua pensione

BBVoglio diventare vedova,
vedova, vedova vè,
voglio diventare vedova,
voglio diventare vè

( PS. Scusate ma non ho resistito, ho dovuto mettere un'opera di Emilio Vedova)

L'HO FATTA GROSSA...

Oggi pomeriggio, precisamente alle 15:17, mentre toglievo la macchina dal garage non so spiegare come ma mi sono sentita tirare il volante verso destra e boom!!!!!
Ho rigato tutta la fiancata destra della macchina che, con l'impatto, ha fatto scardinare dal telaio la porta del garage.
Grazie alla pazienza della mia sorellina; al martello del vicino detto "inventore pazzo"; mamma e papà che mi ripetevano in continuazione, mentre piangevo, di non preoccuparmi perchè per fortuna non mi ero fatta male, la porta si è aggiustata in pochi minuti e la macchina ha una bella riga dalla maniglia fino al portabagagli.
Lunedì la mia povera macchinina verrà portata al nostro vicino carrozziere per la diagnosi, speriamo bene.

venerdì 11 aprile 2008

C'E' QUALCOSA CHE NON VA...


Sempre leggendo qua e là ho trovato, secondo un incallito playboy, le cose che gli uomini apprezzano in una donna:
A) la biancheria intima;
B) i capelli;
C) i fianchi morbidi;
D) il rossetto o lucidalabbra e una goccia di profumo;
E) i tacchi.
In particolare la biancheria deve far sentire noi donne sexy, anche se non si ha la certezza di finire a letto col povero malcapitato.
I capelli devono essere medio lunghi,
volumizzati e anche un po' spettinati.
Rossetto e profumo devono essere usati con cautela, per non sembrare aggressive, ed infine i tacchi medio alti per slanciare le gambe.
L'omino consiglia poi a noi donnine di non sembrare rompiscatole, di valorizzare i nostri pregi e dare
un'immagine dolce piuttosto che aggressiva.
Tra i pregi più apprezzati dai single: spigliatezza, capacità di parlare , vita sessuale attiva, interessi comuni , vita sessuale attiva, interessi comuni, elevata igene personale.
Leggendo questo vademecum, che dà più l'idea di terzo segreto di Fatima svelato, mi sono fatta un auto-test valutativo.
La biancheria che mi fa sentire sexy l'ho (sono le mie mutande ad altezza ombellico, alias mutandoni della nonna).
I capelli medio-lunghi, volumizzati e molto spettinati li ho (sono ricci tendenti al crespo e appena lavati sembrano il pelo di una pecora infeltrita).
Sul punto C vado fortissima (il mio lato B è meglio del lato A ...).
Rossetto e profumi li ho (il problema sono le mie labbra, molto carnose e rosse di natura; e per quanto riguarda il profumo...non mi regolo tanto quando mi ci faccio la doccia).
Il mio punto debole sono i tacchi (li odio.
Ogni volta che li metto mi prendo una storta...) e la vita sessuale (ormai passiva). Per la
spigliatezza, capacità di parlare, interessi comuni, bhe dipende dalla persona che ho davanti, non da me.
Non capisco perchè sono ancora single, visto che ho più pregi che difetti... dovrei essere la donna ideale...



SHOUT...


Shout
Shout
Let it all out
These are the things I can do without
Come on
I'm talking to you
Come on

In violent times
You shouldn't have to sell your soul
In black and white
They really really ought to know
Those one track minds
That took you for a working boy
Kiss them goodbye
You shouldn't have to jump for joy

Shout
Shout
Let it all out
These are the things I can do without
Come on
I'm talking to you
Come on


They gave you live and in return you gave them hell
As cold as ice
I hope we live to tell the tale

Shout
Shout
Let it all out
These are the things I can do without
Come on
I'm talking to you
Come on

And when you've taken down your guard
If I could change your mind
I'd really love to break your heart

Shout
Shout
Let it all out
These are the things I can do without
Come on
I'm talking to you
Come on ……..

Urla
Urla, urla, butta tutto fuori,
Queste sono le cose di cui posso fare a meno
Forza, parlo con te, forza.

In un’era violenta
Non dovresti essere costretto a vendere la tua anima
In bianco e nero
Loro dovrebbero proprio saperlo,
Quelli lì, con la fissa in testa,
Quelli per i quali sei un ragazzo a posto.
Salutali
Non dovresti dover saltare di gioia

Urla, urla, butta tutto fuori,
Queste sono le cose di cui posso fare a meno
Forza, parlo con te, forza.

Ti hanno dato la vita
E in cambio gli hai procurato l’inferno
Freddo come il ghiaccio
Spero che vivremo, così da poter raccontare la storia
Spero che vivremo, così da poter raccontare la storia.

Urla, urla, butta tutto fuori,
Queste sono le cose di cui posso fare a meno
Forza, parlo con te, forza.

E quando avrai abbassato la guardia
Se potessi farti cambiare idea
Mi piacerebbe da pazzi infrangerti il cuore
Mi piacerebbe da pazzi infrangerti il cuore.

Urla, urla, butta tutto fuori,
Queste sono le cose di cui posso fare a meno
Forza, parlo con te, forza.



giovedì 10 aprile 2008

IL GIORNO DELLA CIVETTA.


Ieri sera due pettegolezzi freschi freschi.
Il primo: la mia collega di università ha lasciato dopo 7 anni il suo fidanzato storico e lui ora va in giro a parlar male di lei, chiedendo a tutti il perchè dell'insano gesto...
Ve lo dico io: dopo anni di pulizia pavimenti, divani e letto dalla cacca del cane; segregazione in casa; orario estenuante di lavoro per poi farsi accompagnare a casa dall'amico del fidanzato perchè il suddetto è in palestra a fare il galletto, concedetemi lei si è ROTTA LA PALLE!!!
Il secondo: il vicino di "Vedi Napoli e poi muori" dopo 2 giorni di convivenza è già stanco.
Non trovo parole per descrivere questi 2 esemplari di esseri viventi se non riportare il seguente testo.
A ogni lettore del post, se mai ne avrò uno, l'ardua sentenza:
“Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini;
i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini…
E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…
E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito…
E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…
Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…” (Il giorno della civetta-Leonardo Sciascia)

Scrivo questo perchè spero un giorno di trovare un UOMO!

mercoledì 9 aprile 2008

A TE...


A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

L'ALBATRO


Spesso, per divertirsi, gli uomini d'equipaggio
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, indolenti compagni di vïaggio,
Il vascello che va sopra gli abissi amari.

5 E li hanno appena posti sul ponte della nave
Che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro
Pietosamente calano le grandi ali bianche,
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi.

Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore!
10 Lui, prima così bello, com'è comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
L'altro, arrancando, mima l'infermo che volava!

Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
Che abita la tempesta e ride dell'arciere;
15 Ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
Per le ali di gigante non riesce a camminare.

Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseauz des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.

5 À peine les ont-il déposeés sur le planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.

Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
10 Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-guele,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!

Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête e se rit de l'archer;
15 Exilé sul le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.

[da I fiori del male]

FIRMIAMO PER IL TIBET...


Su questo sito si può firmare la petizione a favore della popolazione tibetana : http://www.avaaz.org/it/tibet_end_the_violence/15.php.
Bastano pochi secondi.

martedì 8 aprile 2008

VEDI NAPOLI E POI MUORI...


Meno di una settimana fa il mio vicino ha dato a me e a mia sorella la grande notizia: si è innamorato!
Nulla di strano se non fosse che ha frequentato la fortunata e ha scoperto questo amore a Pasqua e nel frattempo stava frequentando un'altra.
La descrizione della sua innamorata è stata la seguente: " E' di Napoli, è divorziata da poco e ha una figlia di 5 anni, vabbè che m'importa anche io sono divorziato e ho due figli, ed è una istruita... fa la parrucchiera. Tra una settimana viene qua con la figlia e se si trova bene rimane e iscrive la figlia a scuola qua."
Da allora ho nella testa la frase "Vedi Napoli e poi muori!".
Questo dimostra come siano diverse le persone ed i modi diversi in cui affrontano la vita.
Io sono tra coloro che amano lanciarsi nel vuoto....ma col paracadute!
Comunque nella foto ho messo Pompei perchè mi piaceva, da brava storica dell'arte, per Napoli non ci sono foto che rendano giustizia alla sua bellezza.

lunedì 7 aprile 2008

L'ARTE COL CONSUMISMO...





Andy Warhol prendeva immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali (famose le bottiglie di Coca Cola , le lattine di zuppa Campbell's, e i detersivi Brillo) o immagini d'impatto come incidenti stradali o sedie elettriche, riusciva a mettere a disagio il visitatore proprio per la ripetizione dell'immagine su vasta scala. Ora non sono i grandi marchi ad essere oggetti d'arte, ma i codici a barre.
Su http://www.barcoderevolution.com/home/ , nella gallery, si possono osservare bellissimi esempi di codici a barre artistici.
I miei preferiti, tra i tanti, sono questi perchè mi ricordano la bella addormentata nel bosco.

PIU' VELOCE DELLA LUCE...

E' un periodo in cui, sia nella mia vita privata che al corso che frequento, mi capita di frequente di discutere sul fatto che ognuno di noi cerca sempre di trarre profitto su ogni cosa, anche quando non ce un aspetto economico.
Secondo la prof. del corso il profitto è la molla che spinge l'uomo a migliorarsi, niente come i soldi sprona l'uomo.
Il prof. dell'università, racconta mio padre, gli diceva sempre che se si vuol far del male a una persona la si deve toccare al portafoglio.
Il discorso nella mia vita è attualissimo perchè la maggior parte delle persone che volevano essermi amiche lo erano per il lavoro di mio padre.
Mi salutavano o mi invitavano alle feste perchè avevano qualche problema o volevano sistemare qualcosa.
Idem per le persone che mi vengono dietro, attratti dalla possibilità di avere progetti o agevolazioni, il tutto "condito" con una famiglia ricca, "per bene".
Poco importa se la sottoscritta ha un cervello, l'importante è il buon partito.
Grazie a questo so che appena vorrò posso trovarmi il damerino-mantenuto-cagnolino che mi porterà a cena, mi regalerà i fiori ( che io odio, odio i fiori recisi, devono stare sulle piante lì si che stanno bene!), mi scriverà sms romantici, e forse si accorgerà del mio carattere e del mio cervello.
Fatta questa scoperta il povero individuo cercherà di sopportarmi per il più tempo possibile e poi, come tutti scapperà a gambe levate...
Ciò nonostante credo ci sia del buono in tutti, altrimenti sarebbero rimasti.
O no?

domenica 6 aprile 2008

Mi piaci quando taci


Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.

Questa poesia è un modo
gentile per dire a una donna di tacere.
Uomini ringraziate Pablo Neruda!

sabato 5 aprile 2008

Se Piove...


Se stai scivolando
allora scivola per bene
con impegno cadi giù
e non ti aggrappare a niente
tocca terra
se qualcuno ti ha ferito tu parla con lui
sbattigli il cuore in faccia
non evitarlo perché hai bisogno di un'altra ferita
ma soprattutto se piove non aprire l'ombrello
aspetta il tuo giorno di sole non puoi fare di meglio

se ami una donna
cercane un'altra da non amare
ti sentirai meno fragile
e più capace di amarle allo stesso identico modo
se ti sfugge il motivo
e la ragione delle cose
molto probabilmente
c'è un motivo e c'è una ragione ma non fanno per te

ma soprattutto se piove non aprire l'ombrello
aspetta il tuo giorno di sole non puoi fare di meglio

se ascolti una canzone
sai bene quando è vera
e quando certe volte
è solo un pretesto per fare vibrare l'aria

ma soprattutto se piove non aprire l'ombrello
aspetta il tuo giorno di sole non puoi fare di meglio.

Il problema è che qua non sta piovendo, sta diluviando...

venerdì 4 aprile 2008

Fiabe dimenticate


'Una fiaba dimenticata'
Ecco la fiaba più breve e più bella che hai mai letto.
C'era una volta una ragazza che domandò ad un ragazzo se voleva sposarsi con lei.
Il ragazzo le rispose 'NO!'
Da quel giorno, la ragazza visse felice per sempre, senza lavare, né cucinare, né stirare per nessuno, uscendo con le sue amiche e facendo l'amore con chi voleva, lavorando e spendendo i suoi soldi come voleva.

** FINE **



Il problema è che fin da quando eravamo piccoline, nessuno ci ha mai raccontato questa fiaba.
Invece ci hanno fottuto ben bene con questo cazzo di principe azzurro!!!

APPELLO PER LE MIE COLLEGHE:

BASTA, SONO SINGLE E FELICE, ME NE SONO GIA' FATTA UNA RAGIONE SENZA QUESTE MAIL.

FASE R.E.M.


Losing My Religion

Life is bigger
It’s bigger than you
And you are not me
The lengths that I will go to
The distance in your eyes
Oh no I’ve said too much
I set it up

That’s me in the corner
That’s me in the spotlight
Losing my religion
Trying to keep up with you
And I don’t know if I can do it
Oh no I’ve said too much
I haven’t said enough
I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

Every whisper
Of every waking hour I’m
Choosing my confessions
Trying to keep an eye on you
Like a hurt lost and blinded fool
Oh no I’ve said too much
I set it up

Consider this
The hint of the century
Consider this
The slip that brought me
To my knees failed
What if all these fantasies
Come flailing around
Now I’ve said too much
I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try

But that was just a dream
That was just a dream


La vita è più grande
è più grande di te
e tu non sei me
le lunghezze che percorrerò
la distanza dai tuoi occhi
oh no, ho detto fin troppo
l'ho voluto io
Sono io quello nell'angolo
Sono io quello alla ribalta
che perdo la mia pazienza
cercando di sostenermi con te
e non so se posso farlo
oh no, ho detto fin troppo
non ho detto abbastanza
pensavo di averti sentito ridere
pensavo di averti sentito cantare
credo che pensassi di averti visto tentare
Ogni sussurro
di ogni ora in cui sono sveglia
scegliendo le mie confessioni
tentando di mantenere un occhio su di te
come uno sciocco ferito, perduto e accecato
Oh no, ho detto fin troppo
l'ho voluto io
Considera questo
l'aiuto del secolo
considera questo
l'errore che mi portò
fallito alle mie ginocchia
che importa se tutte queste fantasie
arriveranno a colpire qui
ora ho detto veramente troppo
pensavo di averti sentito ridere
pensavo di averti sentito cantare
credo che pensassi di averti visto tentare
Ma quello era solo un sogno
era solo un sogno...

giovedì 3 aprile 2008

LA CALUNNIA...


La calunnia è un venticello
Un'auretta assai gentile
Che insensibile sottile
Leggermente dolcemente
Incomincia a sussurrar.
Piano piano terra terra
Sotto voce sibillando
Va scorrendo, va ronzando,
Nelle orecchie della gente
S'introduce destramente,
E le teste ed i cervelli
Fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
Lo schiamazzo va crescendo:
Prende forza a poco a poco,
Scorre già di loco in loco,
Sembra il tuono, la tempesta
Che nel sen della foresta,
Va fischiando, brontolando,
E ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca, e scoppia,
Si propaga si raddoppia
E produce un'esplosione
Come un colpo di cannone,
Un tremuoto, un temporale,
Un tumulto generale
Che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato
Avvilito, calpestato
Sotto il pubblico flagello
Per gran sorte va a crepar.

Rossini - Il Barbiere di Siviglia

martedì 1 aprile 2008

PESCE D'APRILE...


Oggi è stato il mio compleanno.
Tante grazie ai due ciccini per il contributo pro nuovo pc, alla mia sorellina anche per l'orchidea bellissima, che tra parentesi è uno dei pochi fiori che mi piace.
Tante grazie anche ai miei genitori, sempre per il contributo pro nuovo pc e alla mia nonna rompi palle, sempre per lo stesso motivo.
I grandi festeggiamenti si svolgeranno a casa mia sabato, col tradizionale taglio della torta e spegnimento delle candeline.
Doverosa è anche l'apertura della bottiglia di spumante.